Nepal, non solo montagne…

Contesto operativo
Il Nepal è un paese conosciuto al mondo occidentale per le maestose vette della catena Himalayana, per i paesaggi mozzafiato e per quel mix culturale e religioso che lo rende un luogo denso di vivida spiritualità. Raramente si ricorda però che è uno dei paesi più poveri al mondo, con un reddito medio procapite annuo che raggiunge malapena i 240 dollari, con il 42% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà (meno di 0,21$ al giorno!) e con un tasso di mortalità infantile che sfiora il 10%.
Inoltre, dal 1996, il Nepal è stato lacerato da una sanguinosa guerra civile, tra esercito governativo e ribelli maoisti, che ha causato circa 13000 morti, più di 5000 dei quali solo dal 27 agosto 2003!
Si è giunti ad una tregua nel 2006 a seguito di numerose dimostrazioni popolari. Nell’aprile il Re si è piegato al volere del popolo è ha ripristinato il parlamento dichiarando il popolo sovrano.
Il 21 novembre 2006 è stato firmato un trattato di pace fra l’alleanza dei sette partiti del governo e il partito comunista (maoista) con la supervisione delle Nazioni Unite per avviare dei processi di pace e attuare le prime elezioni politiche nel Paese.
I colloqui fra le due parti però sono molto ardui a causa delle notevoli differenze di opinione e le elezioni, programmate per giugno 2007, sono state più volte posticipate a data da destinarsi…
Questa instabilità socio-politica crea gravi disagi in Nepal, un paese già in ginocchio per quanto riguarda la situazione economica, provocando una sensazione di incertezza per il futuro e un conseguente aumento continuo di tutti i beni primari. Il prezzo di riso, zucchero, farina e tutti gli alimenti fondamentali è più che raddoppiato nel giro degli ultimi sei mesi, per non parlare del gas e della benzina.

Tibetani in Nepal
Sono stimati circa 14.000 rifugiati tibetani in Nepal e oltre 60.000 persone parlano tibetano, infatti le zone come il Mustang e Langtang hanno grandi concentrazioni di popolazione Tibetano-Nepalese.
In Nepal c’è un forte mix religioso tra induismo e buddhismo che convivono e si mescolano fra loro senza alcun problema. Siddhartha Gautama, meglio conosciuto come Buddha, è infatti nato a Lumbini, nel Nepal meridionale. Il risultato della pacifica convivenza tra le due religioni è che si possono spesso vedere molti induisti pregare in luoghi legati alla religione buddhista, come allo Stupa di Boudanath - il più grande del mondo - e a quello di Swayambunath.

Diritti Umani

I diritti umani in Nepal sono un diritto violato. Il lungo conflitto armato ha portato alla costante violazione delle leggi internazionali in tale materia. Si sono verificati, e tuttora la situazione non è di molto migliorata, numerosi omicidi, sparizioni, rapimenti, violenze sessuali, torture e rieducazioni forzate nei confronti dei civili.
In Nepal sono presenti forti discriminazioni verso il genere femminile, per casta o gruppo etnico di appartenenza. Inoltre vi è un alto numero di bambini lavoratori e bambini impiegati nelle forze armate maoiste. Le basilari libertà per una vera democrazia come libertà di espressione, associazione, elezione non sono tutt’ora realmente tutelate.
Un’attenzione particolare va posta al tema controverso dei rifugiati tibetani. Il Nepal infatti ultimamente sta attuando una politica contraria alle leggi internazionali su i diritti dei rifugiati, bloccando i tibetani in fuga dal Tibet che spesso transitano attraverso il Nepal per raggiungere l’India, dove è insediato il Governo Tibetano in esilio, e trasportandoli nuovamente oltre confine. Questo fa sì che queste persone vengano catturate dalla polizia cinese e vengano imprigionate, inserite in campi di lavoro forzato, spesso torturate o addirittura uccise. Non sono infrequenti infatti le testimonianze di uccisioni di profughi da parte di guardie cinesi proprio al confine con il Nepal.

Collegamenti utili:
- Human Rights Watch - Nepal (in inglese)
- Scarica "Children in the Ranks" (pubblicazione di Human Right Watch – in inglese)